Vita monastica
Ogni cristiano deve sentirsi impegnato a dare una risposta vocazionalmente colorata al proprio battesimo, secondo la volontà di Dio cercata con la preghiera, il discernimento spirituale e con uno sguardo di fede a tutti quei segni che Dio non lascia mancare. La vocazione monastica è una particolare chiamata alla ricerca di Dio, dentro lo spazio di un monastero, in una comunità di fratelli, sotto la guida di un abate, in un costante impegno di conversione. Dopo la Parola di Dio, Regola delle regole, è la Regola di San Benedetto il testo che orienta e caratterizza la nostra vita. Da qualche anno, la comunità conosce una certa ripresa vocazionale e la presenza di giovani monaci dà impulso alla vitalità spirituale della nostra testimonianza benedettina, consentendo una più incisiva presenza monastica nella chiesa locale.
Lo schema tradizionale del motto benedettino «ora et labora» ritma il nostro vissuto quotidiano, ne caratterizza l’orario e connota gli spazi logistici della comunità (coro, luoghi di lavoro, refettorio, aula capitolare, sala di ricreazione per i momenti di comunione fraterna). La nostra giornata riserva cinque tempi di preghiera comunitaria (Opus Dei e Santa Messa conventuale) in lingua italiana e con un certo spazio riservato al canto gregoriano. Continua l’impegno di qualificare sempre meglio la nostra Liturgia delle Ore: è davvero “un’arte”, perché imparare a pregare è imparare a vivere! Nei Salmi e nelle letture bibliche o patristiche scopriamo la preziosità della vita e il vero senso delle varie realtà. Troviamo Dio, sentiamo il suo abbraccio paterno e filtriamo il messaggio che ci vuole indirizzare. Questo continua nella preghiera personale e nella lectio divina. Il lavoro trova la sua concretizzazione, secondo l’età e le capacità di ogni monaco, in diverse forme: manuale, intellettuale e di servizio pastorale.
Vocazione
«Maestro dove abiti? Venite e vedrete» (Gv 1,38-39)
La nostra famiglia benedettina attinge la sua vita e la sua vitalità da una chiamata sempre attuale del Signore. Per coloro che, accogliendo generosamente il dono della vocazione monastica, desiderano entrare a farvi parte, è necessaria una formazione progressiva e adeguata, accompagnata da un processo di discernimento e di crescita.
Premesso che diversi possono essere gli itinerari di scoperta della vocazione monastica, dopo alcuni incontri con il superiore, il maestro di formazione e in seguito ad esperienze in comunità, si inizia con il postulandato, un periodo che va dai sei mesi ad un anno, finalizzato alla verifica della genuinità della vocazione. Segue il noviziato, tempo forte di formazione della vita monastica in vista di una donazione totale a Dio con la pratica dei consigli evangelici, secondo lo spirito e le tradizioni della Congregazione Benedettina di S. Maria di Monte Oliveto.
Con la professione monastica il novizio, già consacrato a Dio con il battesimo, ne raccoglie più copiosi frutti. Oltre ai voti di castità, povertà e obbedienza, la professione monastica comporta anche la stabilità nel monastero e nella Congregazione. La formazione monastica fondamentale continua per alcuni anni e sbocca nella professione monastica perpetua che sancisce la definitiva consacrazione del monaco a Dio e lo inserisce pienamente nella comunione dei fratelli.
Vorresti sapere di più sulla nostra vita? Hai voglia di conoscere il carisma olivetano? Sei intenzionato seriamente a provare la vita monastica? Scrivi una mail: info@abbaziarodengo.it